Una romería a km 0

feste, religione, San Fernando, tradizioni

 

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San Fernando, come tutti i grandi paesi, è diviso in diversi quartieri, alcuni più grandi  e popolati, altri più piccoli e poveri, ciascuno dei quali ha le sue ricorrenze i suoi appuntamenti, le sue feste e le sue “sagre” locali.  A pochi passi da casa nostra, di fianco alla strada che porta in spiaggia, nel bel mezzo di di un parco chiamato “Cerro” c’è un’altura, sulla sommità della quale si può vedere una piccola chiesetta costruita nel punto in cui la leggenda racconta che intorno al 304- 305 d.C (ma la data è incerta) il 23 ottobre siano stati martirizzati, per avere difeso la loro fede cristiana, Servando e Gérman, due legionari romani che oggi sono i due santi copatroni di San Fernando.

 

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Ogni anno, nella data più vicina al 23 ottobre si celebra dunque la Romería del Cerro, una processione che sfila tra le case dei quartieri vicini e che conduce le statue dei due santi fino alla chiesetta del Cerro, con tanto di musica e canti, per poi culminare con una messa che negli ultimi anni viene celebrata all’aperto a causa della non agibilità della chiesa.

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Si tratta davvero di una romería oggi poco frequentata, nulla a che vedere con le grandi processioni della Settimana Santa, tuttavia molto sentita dalle associazioni di  quartiere che fanno il possibile per tenerla in vita contribuendo attivamente alla sua realizzazione, chi con la musica e il canto, chi con l’allestimento di giochi equestri per i bambini, e chi con l’animazione della messa, molto allegra e colorata, grazie agli abiti tradizionali indossati da adulti e bambini e da un repertorio di canti così ritmati che in certi momenti invitavano a ballare.

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El Rocío: un salto nel Far West spagnolo

feste, luoghi, tradizioni, viaggiare

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Ieri, per sfuggire al Levante,  abbiamo fatto un giro in un posto molto caratteristico in cui eravamo già stati qualche anno fa durante una delle nostre vacanze andaluse:  El Rocío.

Quando si arriva a El Rocío pare di essere catapultati in un’altra epoca e di essere finiti in pieno Far West: in un attimo ci si ritrova in mezzo ad un piccolo villaggio le cui stradine sono totalmente  ricoperte  di sabbia gialla, e molte case hanno una veranda e la tipica staccionata in legno alla quale attaccare i cavalli. Qualche ristorante e alcuni negozietti di artigianato e di souvenir a tema religioso circondano l’unica piazza del paese, al centro della quale campeggia una grande e bianchissima chiesa, il santuario della Virgen del Rocío.

In un anonimo fine settimana non c’è molto da fare a El Rocio: l’atmosfera, oltre che rovente, è tranquilla, poca gente in giro, molte case sembrano chiuse e le uniche carrozze presenti sono quelle per i giretti turistici dei vacanzieri del week end.  Ma già guardarsi intorno e trovarsi in un’ambientazione stile Zorro è qualcosa di particolare.

Però il mio vero desiderio è venire a El Rocío a vedere la Romería: questo minuscolo paese è infatti la meta di un pellegrinaggio che raduna un milione di fedeli che ogni anno per la Pentecoste arrivano da ogni angolo della Spagna fino al Santuario della Virgen del Rocío percorrendo sentieri di campagna in sella ai loro cavalli o su carri decorati trainati da buoi o, al giorno d’oggi, da più moderni trattori. Dalle immagini che ho visto in rete, sembra una manifestazione religiosa e di folklore da non perdere… quindi anche questo appuntamento lo annoto nell’agenda 2018!