Ormai esperti delle abitudini andaluse in merito al Capodanno, questa volta siamo arrivati al 31 dicembre abbastanza risoluti su quello che avremmo fatto per salutare il 2018 e dare il benvenuto a questo 2019.
Scartata l’opzione della cena fuori (in tutta la provincia gaditana i ristoranti aperti credo fossero non più di una decina, e tutt’intorno il coprifuoco), abbiamo seguito la tradizione locale di uscire nel pomeriggio per anticipare i festeggiamenti per la fine dell’anno. Il centro di San Fernando già alle 17 si presentava così: tutti fuori ad ascoltare musica, salutarsi e ovviamente bere, in un’atmosfera di festa bella e allegra, aiutata, oltre che dall’alcool, anche da una piacevole temperatura impossibile da trovare ad altre latitudini (padane per la precisione).
Dopo questo assaggio di nochevieja, siamo rincasati (in tempo per vedere man mano tutti i bar chiudere le serrande) e abbiamo deciso di proseguire con il Capodanno alla nostra maniera, ossia cenetta tranquilla in casa ma nessun cotillon de fin de año (le feste che iniziano verso l’una di notte e vanno avanti fino al mattino): per celebrare l’arrivo nel nuovo anno niente di meglio, per noi, che aspettare un 1° gennaio di sole, per goderci il mare, la luce, il caldo, qualche tapas e qualche birra in tutto relax.
E il nuovo anno è arrivato regalandoci tutto questo: una giornata di sole luminosa e calda che abbiamo trascorso a Cadice per sperimentare la barra di un ristorante che avevamo in agenda da un po’, il Faro, e che non ha deluso le nostre aspettative e i nostri palati con le sue tapas classiche della cucina gaditana (generalmente di pesce) veramente di ottima qualità.
Dopo questo tapeo festivo, in due passi siamo arrivati alla spiaggia della Caleta, dove ci siamo fermati per un po’ a crogiolarci al sole, insieme a tanti altri turisti e locali che come noi si sono riversati in spiaggia per godersi la magnifica giornata.
Infine, con un’ultima passeggiata sul lungomare abbiamo ammirato, per l’ennesima volta, il profilo della cattedrale e i colori caldi che la rendono così bella, specie nel tardo pomeriggio.
E per l’ennesima volta mi sono fatta rapire dalla bellezza che il tramonto dipinge sulla piccola spiaggia della Caleta, sulle barche in secca, su questa piccola città protesa verso l’oceano.
Benvenuto 2019. Meglio di così non poteva andare.